Associazione Agrado

venerdì 8 agosto 2014

Tornato a casa dopo 4 mesi di SVE in Bulgaria, Matteo racconta...




Tornato a casa dopo 4 mesi di SVE in Bulgaria, Matteo racconta...

 



Dopo quattro mesi passati in Bulgaria per il mio progetto EVS posso finalmente tirare le somme  di tutta la mia esperienza.

Le attività svolte durante questo periodo sono state molte e diverse.
L’attività principale che ho svolto a Varna è stato il lavoro presso l’ufficio erasmus dell’Università Economica. In questo ambiente giovane e multiculturale ho svolto le classiche attività d’ufficio e di amministrazione. Nello specifico mi sono occupato della gestione della posta elettronica, dell’aggiornamento del sito internet, della gestione delle pratiche degli studenti erasmus in entrata ed in uscita. Come iniziativa personale ho avviato i rapporti tra l’Università di Varna e l’ateneo di Cagliari.
 
ChachaBar su spiaggia di Varna - MAtteo con altri olontari Europei ed Elina. la repsonsabile SVE dell'Associzione Bulgara "For you"
   Questa mia iniziativa ha anche portato uno dei responsabili dei progetti Erasmus del polo giuridico economico a farci visita a Varna per conoscere i colleghi bulgari e per visitare le infrastrutture universitarie. Posso dire che questa mia idea di collegare Varna con Cagliari alla ha avuto un risultato anche migliore rispetto alle mie aspettative, infatti oltre agli accordi erasmus si è parlato anche della possibilità di istituire una “doppia laurea” ovvero un titolo spendibile sia in Italia che in Bulgaria. Io purtroppo non potrò essere li ad aiutare e facilitare i rapporti tra la due istituzioni ma spero fortemente che queste idee si tramutino presto in realtà. Sono però certo di aver migliorato le mie competenze sia pratiche che linguistiche che sociali.


Progetto su tolleranza "Senza razza"


Per quanto riguarda le attività che ho svolto in collaborazione con l’associazione For You, che dire? 

For You anche se piccola è molto attiva e durante questi quattro mesi ha portato avanti tante iniziative di diverso tipo. Io vorrei ringraziare moltissimo Elina (la responsabile di For You) per avermi sempre dato la possibilità e la libertà di scegliere a quante e quali iniziative partecipare. Durante il mio servizio di volontariato ho fatto il fotografo, parlato in pubblico, pulito le spiagge, fatto braccialetti, dipinto uova, cucinato, costruito oggetti con i rifiuti, colorato magliette, scritto articoli per sito e blog. Per me è stato anche molto importante il tempo che ho passato con i giovani con disabilità che partecipano alle attività di For You. Per me era la prima esperienza assoluta in questo ambito e devo dirlo non avevo idea di come comportarmi e cosa fare. Nonostante questi dubbi le cose sono andate benissimo, mi sono reso conto che sarebbe stato facile perché loro (i ragazzi) rendono le cose facili. Anche se la lingua ci divide riuscivamo a capirci ed ho imparato che loro con gesti e parole sono sempre veri e sinceri quindi ti puoi fidare del tuo istinto per capirli e aiutarli.

Un divano molto affollato....

L’aspetto che però vorrei sottolineare maggiormente riguardo a questa mia esperienza sono i rapporti umani e sociali che sono nati durante questi quattro mesi. In questi mesi ho conosciuto in diversi modi e in diversi luoghi tante persone. Mi sono reso conto davvero dei mille modi diversi di vivere delle persone e i diversi modi di affrontare la vita. Ho avuto esperienze dirette, altre cose mi sono state raccontate. Piccola parentesi, ho adorato fermarmi ad ascoltare le storie e le avventure di altri volontari o gente comune, chiusa parentesi.

I servizi di volontariato europeo è vero sono costituiti da progetti, da quello che uno deve fare o imparare a fare, ma quello che a mio parere rende unici questi progetti e che renderà unici i progetti di chi vorrà partecipare sono le persone che si incontreranno. Sono convinto che con alcuni volontari ci si incontrerà nuovamente da qualche parte perché il legame che si è creato tra tutti noi è davvero forte.

Il migliore augurio che io possa fare ai futuri volontari che decideranno di partire (ovunque nel mondo) è di trovare oltre a un progetto che sia interessante auguro di trovare tante persone speciali.

 
Matteo davnti a Bazar ad Istanbul
 P.S. Cosa ho scoperto in quattro mesi: Ho scoperto che in Bulgaria per tradizione ai bambini appena nati gli si augura di essere brutti, ho scoperto che ci sono dei ragazzi che sono partiti dall’Italia in bici per raggiungere l’Asia, ho scoperto che la Bulgaria è un bellissimo paese con tanto verde, ho scoperto che ho degli amici che amano così tanto i viaggi pazzi che hanno deciso di tornare a casa in spagna in autostop attraversando l’Europa, ho scoperto che con i treni bulgari bisogna stare attenti altrimenti puoi avere delle brutte sorprese, ho scoperto che Istanbul è un pazzo meraviglioso caos, ho scoperto che la Bulgaria è l’unico paese dove per dire si e no scuotendo la testa lo fanno nel modo opposto a tutti gli altri, ho scoperto che nonostante tutto noi Italiani siamo sempre simpatici a tutti, ho scoperto che amo il cibo greco, ho scoperto che anche in case piccole c’è spazio per molti, ho scoperto che se in Bulgaria Ne vuol dire No e in Grecia Ne vuol dire Si puoi avere dei problemi, ho scoperto che a Varna si può cucinare e mangiare la paella nel  parco cittadino, ho scoperto di avere tanti nuovi amici.