IL MIO PRIMO (ED ULTIMO☻) SVE
Ciao a tutti ! Sono qui per raccontarvi ciò che sto vivendo
in questi giorni e che succederà nei prossimi.
Per me è un compito difficile esprimere quello che
rappresenta questa esperienza, ma tenterò ugualmente.
Prima di tutto mi presento: mi chiamo Angela e ho 19 anni,
vivo (anzi vivevo) in un piccolo paesino nella provincia di Treviso ed ho
terminato le superiori l’anno scorso.
Tra gli svariati motivi che mi hanno spinta a cercare un
progetto SVE c’erano la voglia di sperimentare e di mettermi alla prova ma
anche di fare qualcosa che potesse aiutare gli altri e, non per ultima, la
forte passione che ho sempre avuto per i viaggi.
Non vi nascondo il fatto che cercare ma soprattutto trovare
un progetto non é stato semplice; ho compilato decine di application form (in
inglese tra l’altro) ed inviato centinaia di domande finché, quando ormai avevo
perso le speranze, un ‘Angelo’ mi scrisse una mail con una risposta positiva.
E fu così che in pochi mesi feci i bagagli e partii alla
volta di Salamanca, una città molto bella a tre ore da Madrid.
Ed ora sono qui, a quasi un mese dall’inizio a tentare di
spiegarvi emozioni difficili da esprimere. Devo essere sincera,le mie
aspettative per questo progetto erano piuttosto diverse da ciò che sto vivendo,
ma non potrei esserne più felice.
Il progetto in concreto prevede la mia presenza alla
Casa-escuela Santiago, una specie di casa-famiglia (come la chiameremmo in
Italia) dove vengono accolti ragazzi dai 10 ai 18 anni con problemi familiari o
comportamentali. L’organizzazione si divide in una decina di differenti sedi
dove i ragazzi dormono e vivono, ed un centro principale dove si svolgono le
attività quotidiane che comprendono corsi professionali alberghieri, meccanici
ed agrari, oltre ad uno svariato numero di attività pomeridiane: ogni genere di
sport, canto e ballo, circo ed arte.
Il rapporto con i ragazzi non è sempre facile, ma la mia
impressione é che siano ragazzi buoni, con l’unico neo di non saper controllare
le proprie emozioni.
Nei fine settimana solitamente vado in ‘gita’ in qualche
città vicina con gli altri volontari che sono un tedesco ed una polacca.
In generale la mia avventura finora è stata molto forte ed
in momenti forse un po’ difficile, ma già tengo la certezza che questa sarà una
delle esperienze più belle e significative della mia vita e che, più che
cercare di trasmettere qualcosa ai ragazzi, saranno loro a trasmetterla a me.